mercoledì 26 settembre 2012

FOLLIA E POESIA

L'URLO

Follia, sana malattia della finzione,
mai fu più consapevole il pazzo
dell'assurda benpensante Società.

Labirinti si celano, il Minotauro
attende la sua preda - Teseo -
per farne strazio.
Ah, Caronte Nocchiero di anime accese
Ade, è feroce giù negli inferi!
Sai cos'è l'inganno, il danno?
Sotto il cielo si compiono altri scempi
e campi piegati da Potenti.

Ah, se i fiori avessero artigli,
se i petali fossero acuminati metalli
e l'erba tagliente lama
non toccheresti questo tesoro
e farne scempio per la tua fama

Lacrime di fiele, Arianna ritrae il filo;
non è il destino che si compie
è l'uomo che compie il destino.
Adamo è qui con la mela proibita dell'Eden
il Serpente adula il postero
Eva, muore mille volte avvelenata.

Abele fermi la mano di Caino.
L'urlo, la fine, sono repliche infinite

Roberta Vasselli (28/06/12)

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