venerdì 28 dicembre 2007

un poeta Nigeriano


MASCHERA NEGRA (a Pablo Picasso)


Lei dorme, riposa sul candore della sabbia.
Kumba Tam dorme. Una palma verde vela la febbre dei capelli, color rame la fronte curva
Le palpebre chiuse, coppa duplice e sorgenti sigillate,
Questa falce sottile di luna, questo labbro più nero e appena tumido - dov'è il sorriso della donna complice?
Le patene delle gote, il disegno del mento cantano l'accordo muto.
Viso di maschera chiuso all'effimero, senz'occhi senza materia
Testa di bronzo perfetta con la patina del tempo
Che non imbrattano beretti né rossetto né rughe, né tracce di lacrime o di baci
O viso tale come Dio t'ha creato prima della memoria stessa delle età
Viso dell'alba del mondo, non ti aprire come una gola tenera per commuovere la mia carne.
Io ti adoro, o Bellezza, col mio occhio monocorde!


Léopold Sédar Senghor



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