martedì 22 aprile 2008

UNO DEI MIEI PREFERITI


"À REBOURS" di JORIS-KARL HUYSMANS


[cap V pag. 81]....Fra tutti, v'era un'artista il cui talento lo rapiva in lunghe estasi: Gustavo Moreau.
Aveva acquistato i suoi due capolavori e, per notti intere, sognava davanti a uno di essi, il quadro di Salome, così concepito:
Sorgeva un trono simile all'altar maggiore di una cattedrale, sotto innumerevoli vôlte sprizzanti da colonne tarchiate come pilastri romanici, smaltate di mattonelle policrome, incrostate di mosaici, incastonate di lapislazzuli e di sardoniche, in un palazzo simile a una basilica, di un'architettura a un tempo mussulmana e bizantina.
[....]
Col volto raccolto, solenne, quasi augusto, ella comincia la lubrica danza che deve risvegliare i sensi assopiti del vecchio Erode; i seni le ondeggiano e, al contatto delle collane agitate, le loro punte si ergono; sul madore della pelle, i diamanti aderenti scintillano; i braccialetti, le cinture, gli anelli sprizzano faville; sulla veste trionfale intessuta di perle, ricamata d'argento, laminata d'oro, la corazza delle oreficerie di cui ogni maglia è una gemma, entra in combustione, intreccia serpenti di fuoco, fa formicolare sulla carne opaca, sulla pelle rosa tea, quasi degli splendidi insetti dalle elitre sfolgoranti, venate di carminio, punteggiate di giallo aurora, screziate di azzurro acciaio, tigrate di verde pavone.[....]


Huysmans "A riroso" ed. Superclassici BUR anno 2000 traduzione di Carlo Bo



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