martedì 17 marzo 2009

UNO DEI MIEI PREFERITI



NOVECENTO


[pag 42]... […] Così. Il pubblico si bevve tutto senza respirare. Tutto in apnea. Con gli occhi inchiodati sul piano e la bocca aperta, come dei perfetti imbecilli. Rimasero così, in silenzio, completamente tronati, anche dopo quella micidiale scarica finale di accordi che sembrava avesse cento mani, sembrava che il piano dovesse scoppiare da un momento all'altro. In quel silenzio pazzesco, Novecento si alzò, prese la mia sigaretta, si sporse un po' in avanti, oltre la tastiera, e la avvicinò alle corde del piano.
Leggero sfrigolio.
La ritirò fuori da lì, ed era accesa.
Giuro
Bella accesa
Novecento la teneva in mano come fosse una

una piccola candela. Non fumava, lui, neanche sapeva tenerla fra le dita. Fece qualche passo e arrivò davanti a Jelly Roll Morton. Gli porse la sigaretta.
“Fumala tu. Io non sono buono.”
Fu lì che la gente si risvegliò dall'incantesimo.[...]


Alessandro Baricco “Novecento” Ed. Universale Economica Feltrinelli anno 1996


4 commenti:

`°*ஜღ Moka ♥ღஜ*°´ ha detto...

un breve passo, ma molto bello, viene voglia di leggere il libro tutto d' un fiato!

baciottini
Miao
:)

Lulù ha detto...

ed è proprio quello che dovresti fare :) Non è un libro grosso lungo o pesante ma è come il passo che ho citato. E' un monologo che non sembra un monologo è come se in scena ci fossero centinaia di persone.
Un abbraccio
Lulù

Memole ha detto...

Grandissimo Baricco!
Ho letto solo qualche pezzo di Novecento, ma devo proprio decidermi a comprare il libro!
Un abbraccio e buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Carissima Lulu ricordo con nostalgia clasicità e l'arte del
novecento. con queste mie parole voglio salutarti e augurarti un buon fine settimana.ciao

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