domenica 18 novembre 2007

Poetare a cavallo di due secoli


IL BRIVIDO


Mi scosse, e mi corse
le vene e il ribrezzo.
Passata m’è forse
rasente, col rezzo
dell’ombra sua nera
la morte…

Com’era?


Veduta vanita,
com’ombra di mosca:
ma ombra infinita,
di nuvola fosca
che tutto fa sera:
la morte…

Com’era?


Tremenda e veloce
come un uragano
che senza una voce
dilegua via vano:
silenzio e bufera:
la morte…

Com’era?


Chi vede lei, serra
né apre più gli occhi.
Lo metton sotterra
che niuno lo tocchi,
gli chieda – Com’era?
rispondi…

Com’era?


Giovanni Pascoli



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